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                         1. Le Funzioni formali e spaziali 
                          degli oggetti debbono assumere soprattutto valori relativi 
                          alle nostre reazioni di possesso. 
                           
                          Non si tratta di stabilire se gli oggetti 
                          debbano perdere, attraverso la deformazione, la banalità 
                          della propria apparenza per acquistare significato, 
                          ma è necessario rendersi conto della funzione degli 
                          oggetti nel tempo e nello spazio. 
                         
                         
                        2. Oltre alla scomposizione dell'oggetto per seguire, 
                        secondo la teoria cubista, il grafismo delle sue diverse 
                        apparenze, bisogna tener conto della realtà assoluta che 
                        nell'oggetto persiste identica e una, sotto la mobilità 
                        e la molteplicità delle apparenze. 
                         
                        L'errore del futurismo sta appunto nell'aver 
                          voluto fermare, in un determinato istante, il ritmo 
                          della materia: il dinamismo plastico non è graficamente 
                          rappresentabile perché, una volta tradotto in linee 
                          e colori, cade fatalmente sotto le leggi della geometria 
                          e degenera, nonostante le eroiche intenzioni dei suoi 
                          teorici, in un cubismo esasperato. 
                         
                         
                        3. l'oggetto ha un nucleo essenziale, un qualcosa di 
                        certo e d'inscindibile, che lo definisce e lo tiene fermo 
                        nel nostro concetto, giunge a noi con questa sua potenza 
                        riassuntrice, unitaria e con funzioni determinate e immutabili 
                        che apparentemente non possono essergli proprie e tuttavia 
                        fanno parte delle sue qualità. 
                         
                        Se io disegno imitandole, una lampadina elettrica 
                          e una lampada termoionica, risulteranno dal punto di 
                          vista formale, due disegni identici mentre gli oggetti 
                          considerati sono diversi come diversa è la loro funzione. 
                         
                         
                        4. bisogna tradurre, oltre all'ordine formale che è 
                        proprio dell'oggetto, ciò che esso ha di assoluto, d'inconfondibile 
                        e che, estrinsecandosi, tende a distruggere l'ordine proprio 
                        della sua normale apparenza. 
                         
                        Nasce così una realtà più complessa ma più 
                          completa di quella ordinaria, in cui l'emozioni dell'artista 
                          agisce come affermazione di valori apparentemente imponderabili, 
                          che sono nella nostra memoria e nelle nostre immediati 
                          sensazioni, e vengono tradotte e fuse in un tutto nuovo, 
                          che rappresenta la risultante del nostro complesso sentire, 
                          estrinsecabile con tanta maggiore validità quanto più 
                          alta sarà la vibrazione del nostro pensiero, più acuta 
                          e coordinatrice la nostra sensibilità. 
                         
                         
                        Torino, 16 maggio 1950 
                         
                        (Dal primo manifesto del Sostanzialismo di 
                          MARIUS RUSSO) 
                         
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