|  Il Sostanzialismo propone di portare 
                        nell'opera d'arte tutto ciò che il vedere dà come nozione 
                        ed esperienza come pretesto da elaborare nella fantasia 
                        per poi tradurlo in linee, forme, colori. 
                          Il Sostanzialismo di tutto si serve e tutto assorbe: 
                          natura, storia, gusto, moda, scienza, filosofia per 
                          immedesimarsi con l'innata tendenza umana al conoscere: 
                          le grottesche ed eroiche "rinunce" di tutti i movimenti 
                          postimpressionisti, se a suo tempo furono necessarie, 
                          oggi risultano inutili. E' noto come ogni spunto d'immagine 
                          sia stata abolita dal quadro per un'acuta aspirazione 
                          alla "pittura pura": si finì col togliere perfino i 
                          colori, sostituendoli con altri ingredienti, da disciplinare 
                          di volta in volta, a seconda della loro natura, il che 
                          aprì definitivamente la via all'irrazionale e al caos. 
                         
                         Il Sostanzialismo di tutto si serve e tutto assorbe: 
                          natura, storia, gusto, moda, scienza, filosofia per 
                          immedesimarsi con l'innata tendenza umana al conoscere: 
                          le grottesche ed eroiche "rinunce" di tutti i movimenti 
                          postimpressionisti, se a suo tempo furono necessarie, 
                          oggi risultano inutili. E' noto come ogni spunto d'immagine 
                          sia stata abolita dal quadro per un'acuta aspirazione 
                          alla "pittura pura": si finì col togliere erfino i colori, 
                          sostituendoli con altri ingredienti, da disciplinare 
                          di volta in volta, a seconda della loro natura, il che 
                          aprì definitivamente la via all'irrazionale e al caos. 
                         
                         Bisogna ricominciare il discorso, sostituendo al 
                          contenuto ideale, spesso astruso e incomunicabile, un 
                          contenuto reale, attraverso elementi formali non soltanto 
                          allusivi , ma concreti e validi per se stessi.  
                         La percezione visiva, non più considerata soltanto 
                          in funzione dell'atteggiamento mentale di fronte ai 
                          dati della visione, sarà anche favorita da nuovi veicoli 
                          d'espressione, aggiunti ai soliti elementi formali, 
                          che sono propri dell'oggetto, esistono all'interno di 
                          esso e sono mascherati dalla normale apparenza oggettiva: 
                         
                         Se per Wolfflin le forme sono vuote possibilità, 
                          vuoti recipienti, nei quali si possono versare i più 
                          diversi contenuti espressivi, nel Sostanzialismo le 
                          forme rappresentano la somma degli elementi espressivi, 
                          tratti dall'esterno e dall'interno dell'oggetto, rivelato 
                          dall'arte nelle sue intime strutture, nelle sue funzioni 
                          e nel suo uso. Questa apertura dell'oggetto non vuol 
                          essere una violazione, ispirata dalla anarchia intellettuale, 
                          come avvenne nel caso dei Cubisti, è un'esigenza ineluttabile 
                          di maggiore e più penetrante forza d'intuizione: l'Arte 
                          moderna oggi può disporne.  
                         Il nostro spirito di ricerca possiede oggi tutti 
                          gli elementi e la carica necessaria per afferrare "il 
                          potenziale dinamico dell'oggetto", perché diventi fattore 
                          integrante della percezione visiva.. Oggi sappiamo che 
                          l'inerzia di un oggetto è soltanto apparente: il suo 
                          sostanziale divenire nel tempo e nello spazio, la sua 
                          organizzazione e la sua funzionalità ci sono noti o 
                          intuibili.  
                         Nasce così una realtà più complessa ma più completa 
                          di quella ordinaria: al dato sensibile si aggiunge l'intuizione 
                          dell'oggetto nella sua totalità, facendo ricorso anche 
                          ad una realtà allegorica, dilatata in uno spazio partecipe 
                          e mutevole, in c ui l'emozione dell'artista agisce per 
                          affermare valori apparentemente imponderabili, che sono 
                          tuttavia presenti nella nostra memoria e nella nostra 
                          immediata sensibilità e che si fondono e traducono in 
                          un tutto nuovo risultante del nostro complesso sentire, 
                          una sostanza estrinsecabile con tanta maggiore validità, 
                          quanto più alta sarà la vibrazione del nostro pensiero 
                          e della nostra sensibilità.  
                         E' possibile così che il pittore e con lui l'osservatore 
                          della sua opera siano non più limitati nel loro isolamento 
                          umano ma si sentano coinvolti ed partecipi di una conoscenza 
                          e quindi di una rappresentazione della realtà più amplificante 
                          e trascendente.  
                        "Intrinsecità di rappresentazione e funzione, unità 
                          dell'oggetto contemplato e dell'oggetto incontrato. 
                          La forma, nascendo dalla funzione, la assorbe in sé 
                          e la rappresenta nella presenza dell'oggetto, la cui 
                          esteticità non respinge la funzione e nemmeno la cela, 
                          ma nell'esibire la funzione riconverge in lei una qualità, 
                          quella dell'oggetto contemplabile, la cui funzione, 
                          abbandonata a se stessa nell'estrinsecazione della forma, 
                          procrastinerebbe senza fine l'avvento," (R: Assunto, 
                          L'integrazione estetica, Milano, 1959). Questo nuovo 
                          modo d'espressione non necessariamente legato ad una 
                          tecnica, ma libero nel suo fare consentirà all'Arte 
                          di riavere il suo ruolo nel vasto mondo della cultura 
                          e della ricerca del senso delle nostre quotidiane avventure. 
                         
                         Dopo l'immane catastrofe dell'ultima guerra mondiale 
                          l'Arte aveva tagliato di colpo tutti i ponti con la 
                          realtà, rifugiandosi nel rarefatto mondo delle idee, 
                          ma non si può rimanere a lungo sospesi nel vuoto. L' 
                          Astrattismo, punto culminante della crisi, è una premessa, 
                          un passaggio obbligato per giungere ad una manifestazione 
                          d'arte più completa e comlpessa.  
                         Accennerò qui ai tentativi intorno ad una pittura 
                          astrattomusicale adombrata da Kandinsky, tenendo conto 
                          dell'espressione auditiva fdei colpi di tamburo che 
                          ci dà il rosso vermiglione e dei toni profondi di blu 
                          che si vedono nelle note dell'organo: Le condizioni 
                          politiche e sociali e quindi quelle spirituali del tempo 
                          non furono propizie all'avvento del neoplasticismo di 
                          Mondrian che profeticamente scriveva nel 1926: "Par 
                          sa nature universelle, la nouvelle plastique se manifestera 
                          comme peinture, sculpture, architecture, musique (quand 
                          les moyens d'expression en saront trouver) et créera, 
                          dans l'avenir, une societé plus equilibrée, où la matière 
                          et l'esprit seront en equivalence". (da: Cahier d'Arte, 
                          Paris, 1926).  
                         L'Arte oggi può e deve abbandonare ogni titubanza, 
                          ogni rinuncia e riprendere la sua funzione anticipatrice, 
                          specialmente in questo tempo, in cui l'umanità si isola 
                          o almeno tende a ritrarsi, atterrita di fronte alle 
                          possibilità distruttive offertegli dalle sue stesse 
                          realizzazioni, anche se molti affermano che l'arte è 
                          precipitata nell'improvvisa voragine spalancatasi nell'atollo 
                          di Bikini e poi ad Hiroshima e Nagasaki.  
                         L'uomo deve, invece, guardare all'oggi ed al futuro, 
                          riappropriandosi di tutti i valori e qualità che fanno 
                          di lui il centro responsabile di ogni sua azione o decisione 
                          nei confronti dell'universo che lo circonda.  
                         Per quanto riguarda l'Arte, occorre un nuovo atteggiamento 
                          dell'Artista, che è soprattutto impegno morale, per 
                          superare l'approccio percettivo esteriore, cioè compiuto 
                          intorno all'oggetto, di cui si è occupata finora l'estetica 
                          tradizionale. E' una grande impresa!  
                         Il Sostanzialismo non offre, quindi, postulati tecnici 
                          di uso immediato o una ricetta per la determinazione 
                          di una nuova realtà pittorica; va inteso per ora, nella 
                          sua prima manifestazione, soprattutto come una presa 
                          di posizione contro la degenerazione dell'Astrattismo 
                          e della "peinture informe", contro quell'elaborazione 
                          unilaterale del sentimento estetico, che si preoccupava 
                          essenzialmente di reazioni soggettive e lasciava ultimamente 
                          non partecipe la natura esteriore ed il mondo oggettivo. 
                         
                         Occorre, tuttavia, riconoscere ai Cubisti il merito 
                          di avere per primi superato questo modo egoistico di 
                          "autofruizione": spezzando l'oggetto, violando l'ordine 
                          dell'apparenza ed armonia formale, essi hanno segnato 
                          una tappa decisiva nella storia dell'Arte.  
                         Questa visione del mondo nella sua interezza e complessità 
                          diventerà sempre più amplificata in avvenire, quando 
                          l'uomo, arricchendo sempre più il suo spirito, integrerà 
                          spontaneamente l'Arte con la Scienza.  
                         Arte sapiente, dunque, in opposizione all'Astrattismo, 
                          all'Art Brut, alla "peinture naive": il Sostanzialismo 
                          propone all'artista un nuovo atteggiamento ed un nuovo 
                          impegno, che è soprattutto morale, ma anche culturale. 
                          Non si legherà, tuttavia, ad una tecnica scientifica; 
                          sarà, quindi, diversa dalla Scienza, in quanto questa 
                          com'è noto guardando la natura intravvede delle ipotesi, 
                          di cui cerca la verifica nei dati dell'esperienza, mentre 
                          l'Arte, guardando la natura, formula anch'essa delle 
                          ipotesi, ma non si preoccupa di giustificarle, essendo 
                          i suoi fini più vasti, trascendendo il pratico e l'utile. 
                         
                         L'Arte ha altre risorse, imponderabili e misteriose, 
                          connesse alle più vive e sublimi esigenze dello spirito 
                          che cerca la verità. In quest'ambito il Sostanzialismo 
                          propone, non tanto un nuovo modo di dipingere, quanto 
                          un nuovo modo di essere e di guardare la realtà nel 
                          suo divenire e nella sua essenza.  
                         Posso fare un esempio: se io disegno, imitandole, 
                          una lampadina elettrica ed una lampada termoionica, 
                          risulteranno, dal punto di vista formale, due disegni 
                          identici, mentre gli oggetti considerati sono diversi, 
                          come diversa è la loro funzione. Con la proposta sostanzialista 
                          nel mio disegno cercherò di tradurre, oltre all'ordine 
                          formale proprio dell'oggetto, ciò che esso ha di assoluto, 
                          d'inconfondibile e che, estrinsecandosi, tenderà a distruggere 
                          l'ordine proprio della sua normale apparenza e rappresenterà 
                          una realtà, ion cui l'emozione dell'artista agisce come 
                          affermazione di valori apparentemente imponderabili, 
                          ma che sono anche nella memoria e nella sensibilità 
                          dell'osservatore e che gli permetteranno di fruire dell'opera 
                          d'arte con tanto maggiore validità, quanto più alta, 
                          acuta e coordinatrice sarà la vibrazione del pensiero 
                          e della sensibilità.  
               
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